Come ridurre il costo per lead di una campagna pubblicitaria nel settore alberghiero

Il costo per lead (CPL) è una delle metriche più importanti per valutare l’efficacia di una campagna pubblicitaria online. Il CPL indica quanto si spende in media per ottenere un potenziale cliente interessato al proprio prodotto o servizio. Nel settore alberghiero, il CPL può variare a seconda del tipo di struttura, della stagionalità, della concorrenza e del canale pubblicitario utilizzato.

Ridurre il CPL significa ottimizzare il ritorno sull’investimento (ROI) della propria campagna, aumentando il numero di prenotazioni e il fatturato. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario seguire alcune strategie che riguardano sia le campagne pubblicitarie su Google Ads che quelle di social advertising.

Ottimizzare il CPL su Google Ads


Google Ads è la piattaforma di pubblicità online di Google che consente di creare e gestire annunci testuali, grafici o video che appaiono sui risultati di ricerca, sui siti web partner, su YouTube e su altri canali.

Per ridurre il CPL delle campagne su Google Ads, si possono adottare le seguenti tecniche:

Scegliere le parole chiave giuste: le parole chiave sono i termini che gli utenti digitano su Google per cercare informazioni, prodotti o servizi. Scegliere le parole chiave giuste significa selezionare quelle più pertinenti e specifiche per il proprio albergo, evitando quelle troppo generiche o competitive che potrebbero generare clic inutili o costosi. Per esempio, se si gestisce un albergo a Rimini, si potrebbe puntare su parole chiave come “albergo Rimini centro storico” o “albergo Rimini con parcheggio” piuttosto che su “albergo” o “albergo Rimini”. Per trovare le parole chiave più adatte, si può usare lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads o altri tool come Keyword Tool o SEMrush.

Creare annunci persuasivi: gli annunci sono i messaggi che si vogliono trasmettere agli utenti per attirare la loro attenzione e invogliarli a cliccare. Creare annunci persuasivi significa usare titoli accattivanti, descrizioni convincenti e call to action efficaci. Per esempio, se si vuole promuovere un’offerta speciale per il proprio albergo, si potrebbe usare un titolo come “Albergo Rimini: Sconto 20% Solo Oggi!” o una descrizione come “Prenota ora il tuo soggiorno nel nostro albergo a Rimini e approfitta dello sconto del 20% valido solo per oggi. Affrettati, le camere sono limitate!” o una call to action come “Prenota Ora” o “Scopri l’Offerta”.

Per creare annunci persuasivi, si può seguire la formula AIDA (Attention, Interest, Desire, Action) o usare dei generatori di annunci come AdZis o Adzooma.

Ottimizzare la pagina di destinazione: la pagina di destinazione è la pagina web a cui gli utenti vengono indirizzati dopo aver cliccato sull’annuncio. Ottimizzare la pagina di destinazione significa renderla coerente con l’annuncio, facile da navigare, veloce da caricare e incentrata sull’azione desiderata. Per esempio, se si vuole generare una prenotazione per il proprio albergo, la pagina di destinazione dovrebbe mostrare le informazioni principali sull’albergo, le immagini delle camere, i prezzi e le disponibilità, i servizi offerti e il modulo di prenotazione. Per ottimizzare la pagina di destinazione, si possono usare dei tool come Unbounce o Instapage o seguire delle best practice come quelle suggerite da HubSpot.

Monitorare e testare le performance: monitorare e testare le performance significa misurare i risultati delle proprie campagne su Google Ads e apportare dei cambiamenti per migliorarli. Per monitorare le performance, si possono usare dei tool come Google Analytics o Google Data Studio che permettono di visualizzare e analizzare i dati relativi al traffico, alle conversioni, al CPL e ad altre metriche. Per testare le performance, si possono usare dei tool come Google Optimize o VWO che consentono di effettuare dei test A/B o multivariati sugli annunci o sulle pagine di destinazione per verificare quali versioni funzionano meglio.

 

Ottimizzare il CPL sulle campagne di Social Advertising

Social advertising è la forma di pubblicità online che si basa sui social network come Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e altri. Per ridurre il CPL delle campagne di social advertising, si possono adottare le seguenti tecniche:

Definire il pubblico ideale: il pubblico ideale è il gruppo di utenti che si vuole raggiungere con le proprie campagne di social advertising. Definire il pubblico ideale significa identificare le caratteristiche demografiche, geografiche, psicografiche e comportamentali degli utenti che potrebbero essere interessati al proprio albergo. Per esempio, se si gestisce un albergo a Rimini, si potrebbe definire un pubblico ideale composto da persone che vivono in Italia o all’estero, che hanno tra i 25 e i 65 anni, che amano l’arte e la cultura, che viaggiano per piacere o per lavoro e che cercano un albergo confortevole e conveniente. Per definire il pubblico ideale, si possono usare dei tool come Facebook Audience Network o Audience Insights o altri tool come SparkToro o SimilarWeb.

Scegliere la piattaforma più adatta: la piattaforma più adatta è il social network che si vuole usare per creare e gestire le proprie campagne di social advertising. Scegliere la piattaforma più adatta significa selezionare quella che ha il maggior numero di utenti appartenenti al proprio pubblico ideale, che offre le migliori opzioni di targeting e di formato degli annunci e che ha i costi più convenienti. Per esempio, se si vuole promuovere il proprio albergo a Rimini, si potrebbe scegliere Facebook come piattaforma principale, in quanto ha oltre 2 miliardi di utenti attivi al mese, permette di segmentare il pubblico in base a vari criteri, offre diversi tipi di annunci come immagini, video, caroselli, storie e altro e ha un costo medio per clic (CPC) inferiore a 1 euro. Per scegliere la piattaforma più adatta, si possono confrontare le caratteristiche e i vantaggi dei vari social network disponibili.

Creare contenuti coinvolgenti: i contenuti sono i messaggi che si vogliono trasmettere agli utenti per attirare la loro attenzione e invogliarli a interagire con la propria campagna di social advertising. Creare contenuti coinvolgenti significa usare immagini o video di qualità, testi brevi e chiari, emoji o hashtag pertinenti e call to action efficaci. Per esempio, se si vuole mostrare il proprio albergo a Rimini, si potrebbe usare un video che mostra le camere, i servizi, la posizione e le testimonianze dei clienti soddisfatti, accompagnato da un testo come “Scopri il nostro albergo a Rimini, il luogo ideale per vivere una vacanza indimenticabile. Prenota ora e approfitta della nostra offerta speciale: una notte gratis per ogni tre prenotate. hearteyes #albergoRimini #offertaspeciale” e da una call to action come “Prenota Ora” o “Scopri di Più”. Per creare contenuti coinvolgenti, si possono seguire delle best practice come quelle suggerite da Buffer o usare dei generatori di contenuti come Lumen5 o Promo.

Monitorare e ottimizzare le performance: monitorare e ottimizzare le performance significa misurare i risultati delle proprie campagne di social advertising e apportare dei cambiamenti per migliorarli. Per monitorare le performance, si possono usare dei tool come Facebook Analytics o Instagram Insights che permettono di visualizzare e analizzare i dati relativi al traffico, alle interazioni, alle conversioni, al CPL e ad altre metriche. Per ottimizzare le performance, si possono usare dei tool come Facebook Ads Manager o Instagram Ads Manager che consentono di modificare le impostazioni delle proprie campagne, come il budget, il pubblico, il formato degli annunci, il testo e le immagini.

Queste sono alcune delle strategie che si possono seguire per ridurre il CPL delle proprie campagne pubblicitarie online nel settore alberghiero. Tuttavia, è importante ricordare che non esiste una formula magica o universale che garantisca il successo di ogni campagna. Ogni albergo ha le sue caratteristiche, i suoi obiettivi e i suoi clienti. Per questo motivo, è necessario sperimentare, testare e adattare le proprie campagne in base ai propri risultati e alle proprie esigenze.

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